PRANAYAMA E MEDITAZIONE
E' indispensabile prendere in considerazione il problema di come respiriamo. La respirazione di tutti noi non è affatto corretta, perchè non lasciamo funzionare l'automatismo della respirazione.
Se la funzione della respirazione non si svolge secondo i principi naturali diventa necessario apprendere alcune regole per migliorarla.
Un bambino piccolo respira correttamente senza saperlo, quando ride, piange, si diverte o si addormenta, la sua respirazione si adatta subito alle necessità del suo organismo.
Quando il bambino diventerà più grandicello interverranno cause stressanti come una sgridata, la paura di un'intrrogazione a scuola e cosi via, che contribuiranno a bloccare il fluire del respiro naturale.
Ogni respirazione normale dovrà essere, sia per gli uomini che per le donne, innanzitutto addominale, cioè diaframmatica, e si estenderà poi, a seconda dei bisogni, verso il torace.
L'aria dovrebbe entrare sempre attraverso le narici ed espandersi naturalmente a nutrire e purificare tutto l'addome e la gabbia toracica, poi fuoriuscire sempre dalle narici, mantenedo per l'espirazione gli stessi tempi dell'inspirazione. Non dovrebbe mancare, a questo punto, un attimo di rilassamento di tutto il corpo.
Pranayama, letteralmente vuol dire" sospensione dell'energia vitale" , è l'arte del respiro consapevole, l'arte della comprensione del respiro. Dicono gli yogi che la vita di un uomo equivale alla somma dei suoi respiri, più lunghi sono i singoli respiri, più lunga sarà la durata della sua vita.
E' fondamentale impossessarsi di nuovo della nostra capacità respiratoria lasciando fluire il respiro con l'armonia di un fiume che scorre, è un dovere che tutti abbiamo verso il nostro benessere.
Non dimentichiamo che attraverso l'atto respiratorio non immettiamo solo ossigeno nei polmoni e ci liberiamo dalle tossine, ma permettiamo al Prana, l'Energia Vitale, l'Energia Intelligente di raggiungere e nutrire ogni organo del corpo, ogni cellula.
La posizione, che può sembrare più semplice di quanto in realtà non sia, per iniziare ad ascoltare il proprio respiro naturale e praticare i primi pranayama è "shavasana"o posizione del grande riposo. L'idea della morte, in questa posizione, deve riferirsi solo all' abbandono delle nostre preoccupazioni, delle nostre irritazioni, delle nostre fatiche, contrarietà e contrazioni.
da:http://www.yogadellaconoscenza.beepworld.it/pranayama.htm
Se la funzione della respirazione non si svolge secondo i principi naturali diventa necessario apprendere alcune regole per migliorarla.
Un bambino piccolo respira correttamente senza saperlo, quando ride, piange, si diverte o si addormenta, la sua respirazione si adatta subito alle necessità del suo organismo.
Quando il bambino diventerà più grandicello interverranno cause stressanti come una sgridata, la paura di un'intrrogazione a scuola e cosi via, che contribuiranno a bloccare il fluire del respiro naturale.
Ogni respirazione normale dovrà essere, sia per gli uomini che per le donne, innanzitutto addominale, cioè diaframmatica, e si estenderà poi, a seconda dei bisogni, verso il torace.
L'aria dovrebbe entrare sempre attraverso le narici ed espandersi naturalmente a nutrire e purificare tutto l'addome e la gabbia toracica, poi fuoriuscire sempre dalle narici, mantenedo per l'espirazione gli stessi tempi dell'inspirazione. Non dovrebbe mancare, a questo punto, un attimo di rilassamento di tutto il corpo.
Pranayama, letteralmente vuol dire" sospensione dell'energia vitale" , è l'arte del respiro consapevole, l'arte della comprensione del respiro. Dicono gli yogi che la vita di un uomo equivale alla somma dei suoi respiri, più lunghi sono i singoli respiri, più lunga sarà la durata della sua vita.
E' fondamentale impossessarsi di nuovo della nostra capacità respiratoria lasciando fluire il respiro con l'armonia di un fiume che scorre, è un dovere che tutti abbiamo verso il nostro benessere.
Non dimentichiamo che attraverso l'atto respiratorio non immettiamo solo ossigeno nei polmoni e ci liberiamo dalle tossine, ma permettiamo al Prana, l'Energia Vitale, l'Energia Intelligente di raggiungere e nutrire ogni organo del corpo, ogni cellula.
La posizione, che può sembrare più semplice di quanto in realtà non sia, per iniziare ad ascoltare il proprio respiro naturale e praticare i primi pranayama è "shavasana"o posizione del grande riposo. L'idea della morte, in questa posizione, deve riferirsi solo all' abbandono delle nostre preoccupazioni, delle nostre irritazioni, delle nostre fatiche, contrarietà e contrazioni.
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